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20121010 FLC Campania – La MOBILITAZIONE. Verso lo sciopero nazionale della scuola del 12 ottobre. Dichiarazione del segretario generale FLC Campania

10 ottobre 2012

12 ottobre 2012: sciopero nazionale dei lavoratori della scuola

PER UNA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITÀ

E PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI

Venerdì 12 ottobre ci sarà lo sciopero nazionale dei lavoratori delle scuole statali e non statali indetto dalla FLC CGIL.

Le ragioni sono tante: innanzitutto la necessità di difendere il lavoro scolastico e la scuola pubblica. Con la cura del Governo Berlusconi sono stati cancellati 150 mila posti di lavoro in tre anni, circa 20.000 nella sola Campania; è stato ridotto il tempo scuola; con la riforma della primaria e delle secondarie è stata abbassata la qualità complessiva del sistema di istruzione.

Il governo Monti continua sulla strada tracciata, come con la cosiddetta spending review, con la quale si continuano a tagliare risorse importanti alla scuola pubblica e allo stato sociale e a mortificare il lavoro e i lavoratori pubblici.

Si pensi solamente al trasferimento forzoso dei docenti inidonei sui posti ATA o dei docenti in esubero su insegnamenti diversi anche senza la prescritta abilitazione o al blocco delle assunzioni del personale ATA.

L’attuale governo sta continuando l’opera di quello precedente sull’impoverimento dell’istruzione pubblica.

In Campania la situazione è ancora più drammatica: classi superaffollate, alunni disabili senza docenti specializzati, uffici di segreteria e laboratori senza personale, collaboratori scolastici in numero insufficiente per l’ordinario lavoro. 265 istituzioni scolastiche autonome hanno dirigenti scolastici e direttori dei servizi in comproprietà con un’altra scuola, con enormi difficoltà di funzionamento e diritti degli interessati calpestati.

Tanti i motivi per protestare. La FLC CGIL chiama i lavoratori della scuola a scendere in piazza il 12 ottobre (manifestazioni in tutte le province della regione) per chiedere una politica scolastica diversa, partendo dalla stabilizzazione dei precari, da un piano di edilizia scolastica efficace e di riequipaggiamento di tutte le scuole, dalla necessità di risorse finanziarie e di organici adeguati, funzionali e stabili, dall’urgenza del rinnovo del Contratto nazionale e per fermare provvedimenti che continuano a indebolire la scuola pubblica, aggravano le condizioni di lavoro, riducono l’occupazione, licenziano i precari, in attesa della seconda fase della spending review, che prevederà ulteriori tagli per la scuola, riduzione dei diritti contrattuali, aumento dei carichi di lavoro, licenziamento di altre migliaia di lavoratori precari, fino all’innalzamento dell’orario settimanale di insegnamento a titolo gratuito.

Giuseppe Vassallo
(segreterio generale FLC Campania)

 

10 ottobre 2012

12 ottobre 2012: sciopero nazionale dei lavoratori della scuola

PER UNA SCUOLA PUBBLICA DI QUALITÀ

E PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI

Venerdì 12 ottobre ci sarà lo sciopero nazionale dei lavoratori delle scuole statali e non statali indetto dalla FLC CGIL.

Le ragioni sono tante: innanzitutto la necessità di difendere il lavoro scolastico e la scuola pubblica. Con la cura del Governo Berlusconi sono stati cancellati 150 mila posti di lavoro in tre anni, circa 20.000 nella sola Campania; è stato ridotto il tempo scuola; con la riforma della primaria e delle secondarie è stata abbassata la qualità complessiva del sistema di istruzione.

Il governo Monti continua sulla strada tracciata, come con la cosiddetta spending review, con la quale si continuano a tagliare risorse importanti alla scuola pubblica e allo stato sociale e a mortificare il lavoro e i lavoratori pubblici.

Si pensi solamente al trasferimento forzoso dei docenti inidonei sui posti ATA o dei docenti in esubero su insegnamenti diversi anche senza la prescritta abilitazione o al blocco delle assunzioni del personale ATA.

L’attuale governo sta continuando l’opera di quello precedente sull’impoverimento dell’istruzione pubblica.

In Campania la situazione è ancora più drammatica: classi superaffollate, alunni disabili senza docenti specializzati, uffici di segreteria e laboratori senza personale, collaboratori scolastici in numero insufficiente per l’ordinario lavoro. 265 istituzioni scolastiche autonome hanno dirigenti scolastici e direttori dei servizi in comproprietà con un’altra scuola, con enormi difficoltà di funzionamento e diritti degli interessati calpestati.

Tanti i motivi per protestare. La FLC CGIL chiama i lavoratori della scuola a scendere in piazza il 12 ottobre (manifestazioni in tutte le province della regione) per chiedere una politica scolastica diversa, partendo dalla stabilizzazione dei precari, da un piano di edilizia scolastica efficace e di riequipaggiamento di tutte le scuole, dalla necessità di risorse finanziarie e di organici adeguati, funzionali e stabili, dall’urgenza del rinnovo del Contratto nazionale e per fermare provvedimenti che continuano a indebolire la scuola pubblica, aggravano le condizioni di lavoro, riducono l’occupazione, licenziano i precari, in attesa della seconda fase della spending review, che prevederà ulteriori tagli per la scuola, riduzione dei diritti contrattuali, aumento dei carichi di lavoro, licenziamento di altre migliaia di lavoratori precari, fino all’innalzamento dell’orario settimanale di insegnamento a titolo gratuito.

Giuseppe Vassallo
(segreterio generale FLC Campania)

 

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