giovedì, Aprile 18, 2024
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Le conciliazioni in Campania. Facite ammuina

Pare che un tal Cafiero, ufficiale della Real Marineria borbonica passato con i Savoia, una volta punito dai piemontesi per esser stato sorpreso a dormire a bordo con il suo equipaggio, si fosse inventato un falso comando da affiancare al “Regolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti”. Per evitare nuove punizioni, Cafiero aveva istruito l’ equipaggio a ‘fare ammuina’ (far confusione) ogni volta che si fosse presentato a bordo un ufficiale superiore, in maniera tale da essere avvertito e contemporaneamente dimostrare l’ operosità dei suoi uomini.

Secondo qualcun altro (certamente meno immaginifico), il falso comando sarebbe opera dell’ ambiente goliardico dei cadetti napoletani del collegio di Pizzofalcone di metà ottocento.

Quale che ne sia la genesi, certo è che il comando sembra impartito ai dipendenti dell’ Ufficio Scolastico Regionale per la Campania per affrontare le complicate questioni delle conciliazioni in questo scorcio di agosto 2016.

Giusto per ricapitolare i fatti, ai primi di agosto arrivano i risultati dei trasferimenti. Per la stragrande maggioranza clamorosamente sbagliati; docenti mandati praticamente a casaccio ad occupare sedi lontanissime da casa. Il MIUR sommerso di proteste nega tutto e promette: risolveremo tutto con le conciliazioni per chi ha diritto.

Soltanto dalle nostre sedi partono centinaia di richieste di rettifica per altrettanti errori. L’ amministrazione nicchia, poi pubblica a spizzichi e a bocconi qualche richiesta sbianchettata (non sia mai qualcuno si ricordasse dei termini legali per la procedura), poi improvvisamente comunica che di richieste di conciliazione ne sono arrivate mille e duecento solo per la scuola primaria. Ma come? Ad esagerare ce ne saranno un paio di centinaia pubblicate. Ma fa niente, purché si vada avanti. Interrogata sul come, l’ ineffabile amministrazione descrive complicate procedure sapientemente gestite con la regia romana, promette soluzioni utili a garantire la vittoria dei giusti e ipotizza perfino tempi e ragionevoli modi.

Senonché, chissà quando, chissà come, deve esser partito il fatidico ordine: facite ammuina!

E così, come un sol provveditorato Avellino pubblica i convocati suoi, ma si trova facendo e gli scappano pure quelli di Benevento, Caserta, Napoli e Salerno. E però si dimentica il dove e il quando. Benevento invita i suoi a Benevento, mentre Salerno li manda a Napoli. A Napoli nessuno sa niente, ma i convocati a mezzo Avellino pensano di andare a Napoli, ma dove vanno quelli di Salerno. Caserta, nel dubbio, compulsa il pulsante aggiorna del browser…

Poi alle dieci di sera, (dodici ore prima, ca va sans dire), a Napoli c’ è la conferma che effettivamente deve andare dove va Salerno, solo almeno un paio di ore prima.

E Caserta? Alle undici di sera scopre che va a Caserta. Si comincia alle undici.

E chi nun tene niente ‘a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll ‘a…

 

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